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Il Filindeu, la pasta tipica sarda tra le più antiche del mondo

Filindeu pasta tipica sarda antica

Sveliamo le origini, la storia e la ricetta della pasta tipica sarda tra le più antiche e rare del mondo: il Filindeu!

Nell’immagine di copertina: il bellissimo Filindeu della maestra Anna Saba.

Partiamo col rispondere ad una delle domande più frequenti di sempre:
Cosa vuol dire “Filindeu”?

Filindeu il significato del nome

Il tipo di pasta simile a sottilissimi vermicelli disposti a formare una trama simile al tessuto, arriva dall’oriente.

Precisamente dalla cucina araba, dove si chiama sha’riya che significa “capello”, proprio perché è sottilissima.

Sha’riya veniva tradotto in occidente con fidaswsh e da fidaswsh deriva lo spagnolo fideos.

E dalla Spagna alla Sardegna il nome si è evoluto come fideus, findèos, findeus, fundeos, filindeos ed infine filindeus.

Con quest’ultimo si è voluto dare enfasi al legame tra questa pasta e l’antico rito religioso a cui è legata.

Su Filindeu vuol dire “I Fili di Dio”

Il Filindeu ha infatti una storia molto particolare, iniziata 300 anni fa, legata ad un miracolo ed un evento sacro che ancora si pratica.

I luoghi del Filindeu e la sua storia

Su Filindeu è un pezzo importante della cultura di Nuoro, legato alla tradizione religiosa di San Francesco di Lula.

Pare che durante l’800, un giovane abitante di Nuoro fu accusato di omicidio.
Nonostante continuasse a dichiararsi innocente, continuò ad essere ricercato dalla giustizia e, trovò rifugio in una grotta a Lula, un paesino a circa 30 km da Nuoro.

Quando infine fu convinto a costituirsi, venne sottoposto ad un processo, ma dichiarato innocente.

Come ringraziamento al Santo di Lula, il giovane scagionato fece erigere un santuario nei pressi della grotta dove aveva trovato riparo e rivolto le sue preghiere a San Francesco.

Da allora, ogni anno il 1 maggio ed il 4 ottobre, gli abitanti di Nuoro più devoti partecipano ad una processione notturna.
Percorrono a piedi 30 Km fino a raggiungere il santuario di Lula, dove vengono accolti con un caldo piatto di Filindeu.

Si tratta della famosa pasta servita rigorosamente in brodo di pecora.

La lavorazione di questa pasta è piuttosto lunga ed inizia già nei giorni precedenti alla ricorrenza.
Il risultato è davvero unico e ne vale la pena.

Ma adesso prepariamolo insieme!

Ingredienti e preparazione

Per preparare su Filindeu secondo la tradizione, ti servono solo 3 ingredienti:

  • semola
  • acqua
  • sale

Gli ingredienti vanno impastati e divisi in panetti da circa 1 etto ciascuno.  
Man mano che i panetti vengono lavorati, si coprono gli altri con un panno umido. 

Preso un panetto, gli si dà una forma cilindrica piuttosto allungata e da qui inizia la magia:
Il cilindro si piega e gli estremi si uniscono in una mano.
Con l’altra mano si prende l’altra estremità e l’impasto si allunga nuovamente per poi unire di nuovo gli estremi in una mano.

Questa operazione va ripetuta 8 volte e, ogni volta che l’impasto viene allungato e ripiegato i fili raddoppiano, fino ad ottenere 256 fili di pasta sottilissima.

Per creare la trama “a tessuto”, questi fili vendono disposti su un piatto tondo e piano fatto di foglie di Asfodelo intrecciate, in modo che la pasta non attacchi al fondo e i fili restino ben stesi e paralleli.

Le foglie intrecciate conferiscono poi una certa porosità alla superficie inferiore della pasta, che tratterrà meglio il condimento risultando più saporita una volta cotta nella zuppa.

A questo punto, si procede con la stiratura di un atro panetto e quando la superficie del piatto è piena, lo si ruota di circa 60° e nuovi fili di pasta vengono sovrapposti a quelli precedenti.

L’operazione va ripetuta altre 2 volte.

Completato l’intreccio e terminati i panetti, il piatto viene esposto al sole per far essiccare a dovere la pasta.

Una volta secca, la pasta viene spezzata ed è pronta per essere messa nel brodo!

Nel tempo la ricetta si è arricchita di varianti, tanto che, in alcuni luoghi, il Filindeu si serve nel brodo di pesce.

ricetta su filindeu

Ricetta del brodo di pecora per Su Filindeu

Il Filindeu che viene offerto ai pellegrini di Nuoro viene fatto cuocere in un sostanzioso brodo di pecora con abbondante pecorino fresco.

Gli ingredienti del brodo tradizionale sono:

  • carne di pecora;
  • cipolle;
  • patate;
  • sedano;
  • prezzemolo;
  • pomodori secchi.

Tutti gli ingredienti vengono fatti lessare e si lasciano in cottura su fuoco a fiamma dolce per circa 4 o 5 ore.

La cottura prolungata e lenta è il segreto per ottenere una carne tenerissima e rendere il brodo ancora più saporito.

Trascorse le 4 – 5 ore, il brodo va filtrato e rimesso sul fuoco.
Raggiunto il punto di ebollizione, si possono aggiungere i pezzetti di Filindeu facendoli cuocere per appena 3 minuti.

Il piatto è pronto da servire, caldo e con tanto pecorino!

Dove mangiare su Filindeu in Sardegna

Oggi sono veramente pochissime le persone che preparano il Filindeu, per questo è diventata la pasta più rara del mondo.

A Nuoro sono rimaste circa una decina di persone a prepararlo, ciò nonostante, puoi ancora gustare questa antica pasta acquistando qualche confezione presso piccole aziende agrituristiche, o qualche ristorante tradizionale.

Ad Alghero è possibile anche partecipare a dei corsi di cucina, dove famiglie di pastori insegnano l’antica arte della preparazione del Filindeu con tanto di degustazione finale.

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